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Nuova delibera sull’arte in strada a Torino

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la città è libera, le restrizioni sono previste solo nelle zone problematiche

20-06-2018 | Redazione

Facciamo un po’ di chiarezza sulla questione della nuova delibera per l’arte in strada approvata lunedì 18 giugno in Sala Rossa, dall’amministrazione torinese. Le informazioni riportate sino ad oggi dai giornali contengono informazioni parziali, ponendo l’accento sul sequestro degli strumenti e non mettendo in evidenza i reali contenuti innovativi del nuovo regolamento.

La Federazione si ritiene soddisfatta di questa ordinanza, che rappresenta un passo avanti rispetto al vecchio regolamento, infatti, gli artisti di strada vengono preventivamente autorizzati ovunque. La normativa apporta delle modifiche alla regolamentazione delle attività artistiche di strada, in particolare, stabilisce che l’attività artistica di strada facente uso di strumenti musicali e/o impianti di amplificazione sia consentita tra le ore 10 e le ore 22, con eccezione per zone di interesse storico, ambientale e artistico dove resterà ugualmente esercitabile, ma con i limiti necessari a contemperare anche le esigenze dei cittadini residenti.

Come si legge nel nuovo comma 3 bis:

L’esercizio dell’attività artistica di strada con l’utilizzo di strumenti idonei a produrre o diffondere musica e/o impianti di amplificazione e relativi diffusori portatili a batteria è consentito dalle ore 10:00 alle 22:00, fatte salve le zone cittadine di particolare interesse storico, artistico e ambientale o di altro rilevante pubblico interesse, individuate da apposito provvedimento della Giunta Comunale, nelle quali tali attività potranno svolgersi esclusivamente nei tempi e con le modalità individuate dal medesimo provvedimento

Gli assi interessati dalle limitazioni sono solo Piazza Castello, via Roma, via Garibaldi, via Lagrange e via Carlo Alberto. Solo in questa area verranno mappati e resi disponibili idonei siti, in cui sarà possibile esibirsi garantendo pari tempo alle esibizioni come alla necessità di silenzio. Solo per le aree suddette sarà attiva la piattaforma online in cui sarà possibile segnalare la propria esibizione. In questo modo sarà possibile passare da una responsabilità collettiva in caso di abusi a una responsabilità del singolo artista, facendo salvi i diritti degli artisti virtuosi che si esibiscono in armonia col contesto cittadino.

Un complemento alla disciplina darà la possibilità che i siti mappati, a partire da una concertazione tra Città, artisti e FNAS, possano essere in futuro valutati e rimodulati da una commissione semestrale composta da amministratori, cittadini e artisti, in modo da rileggere nel tempo le richieste e i cambiamenti necessari alla valorizzazione dell’arte di strada e alla garanzia di vivibilità della città. Questi siti saranno accessibili tramite piattaforma informatica e tramite la app.

La mappatura delle zone problematiche della città di Torino è nata con l’aumento dell’attività artistica svolta negli spazi pubblici. In alcune zone la quantità di musica, spettacolo e rumore è diventata elevata ed intensiva, generando la necessità di trovare una quadratura che mettesse in accordo cittadini e artisti e risolvendo le problematicità. Questo problema è comune ad altre grandi città, dove talvolta, a differenza di Torino, la regolamentazione ha optato invece per disposizioni normative ampiamente ostative.

È dunque scorretto definire il centro città “blindato”, ma solo regolamentato in modo calmierato, mentre il resto di Torino viene finalmente liberato.

Sulla nota della delibera “è data facoltà, in caso di reiterate violazioni, di sequestrare in via cautelare gli strumenti impiegati nel commettere la violazione” è necessario aprire un paragrafo a parte. La Federazione, naturalmente, non è mai favorevole al sequestro, ma comprende le esigenze e l’autonomia di autodeterminazione della città nel dotarsi di strumenti sanzionatori da applicare solo in casi estremi, qualora quelli ordinari si rivelassero alla lunga insufficienti al rispetto dell’uso armonico dello spazio pubblico. Come si legge nella delibera, infatti, questo avviene esclusivamente dopo reiterate violazioni delle regole. In ogni caso, la FNAS si impegna a vigilare sull’utilizzo corretto di questa nota, a tutela degli artisti e nel rispetto dei valori sottoscritti dalla Città con la firma della Carta dei Comuni Amici dell’Arte di Strada.

Il quadro normativo definitivo andrà comunque interpretato alla fine del percorso amministrativo che si comporrà di ulteriori delibere in corso di approvazione.

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