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A proposito del progetto Arthecity

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Domande e risposte per comprendere meglio la direzione

31-08-2017 |

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In relazione alla proposta di network nazionale dei comuni accoglienti verso l’arte di strada che la FNAS sta promuovendo e a fronte delle domande e dei dubbi degli artisti sulle finalità del percorso, pubblichiamo una sorta di “Manuale Breve” di cos’è e, soprattutto, cosa non è www.arthecity.com

Arthecity vuole essere una rete reale di Comuni che, sottoscrivendo un patto di amicizia, di rispetto e valorizzazione dell'arte in strada nel senso più ampio del termine, faciliti la mobilità artistica su tutto il territorio nazionale offrendo semplicità di lettura dei regolamenti locali, eliminando la necessità di permessi e bolli (dove previsti), preservando da sanzioni impreviste. D’altro canto Arthecity è anche uno strumento educativo per gli artisti, soprattutto quelli che si affacciano da poco alla strada, per imparare attraverso la sottoscrizione del codice etico dell’artista, che la strada non è libertà di fare tutto ciò che si vuole, ma è rispetto e dialogo nell’espressione delle proprie tensioni espressive sia verso i cittadini (siano o meno essi anche spettatori) sia verso i luoghi sia verso gli altri artisti. Arthecity è infine uno strumento attraverso cui anche i cittadini possono partecipare, seguendo gli artisti nei loro tour estemporanei, ma, soprattutto, proponendo soluzioni per la propria città in grado di favorire le presenze artistiche.

Arthecity soprattutto non vuole essere uno strumento calato dall’alto. È un patto politico di accoglienza con cui le città si aprono all’ascolto. Chiaramente è uno strumento giovane e deve crescere, evolvere e sgrezzarsi attraverso il confronto con tutte le parti. Come FNAS accogliamo tutte le considerazioni e agevoliamo la realizzazione pratica di quelle che possono far crescere il network in modo virtuoso.

A DOMANDA RISPOSTA

A cosa serve uno strumento così?
Perché spesso è difficile sapere quali sono i regolamenti aggiornati e dove si può praticare o meno l'arte di strada. A volte si impara dopo una multa e lo si scrive sui social network, dove l’informazione si perde. Non esiste una banca dati stabilmente aggiornata di tutti i Comuni. Arthecity vuole poter dare questo servizio agli artisti.

Tutti i comuni possono iscriversi?
Sì, ma il network presuppone per il Comune la sottoscrizione del Patto di Amicizia, Rispetto e Valorizzazione. Questo vuol dire che il regolamento deve rispettare determinati principi di libertà o l’amministrazione deve aver espresso una volontà di elaborare un percorso in questo senso. In caso contrario la FNAS non può approvarne la partecipazione.

Un comune virtuoso è quello dove non c’è nessun limite all’espressione libera?
Un comune dove non c’è alcun limite per gli artisti e dove gli artisti agiscono in totale armonia con il luogo è molto più che un comune virtuoso: è la situazione ideale. Riteniamo che sia importante però che anche questi Comuni aderiscano al patto, perché diventa un’indicazione politica che può durare per la città di una vita virtuosa più lunga della scadenza di un mandato politico.

Perché posso trovare nel network un comune con un regolamento non ideale?
Perché vuol dire che quel comune ha espresso una volontà di attuare un percorso di miglioramento, dando la propria disponibilità a modificarlo con un percorso partecipato con le parti e contemporaneamente, con l’adesione alla piattaforma, può trovare modalità pratiche per ammorbidire i limiti con gli strumenti che offriamo.

Tutti i comuni avranno alla fine lo stesso regolamento libero?
Il network non si può sostituire all’autonomia dei comuni nella regolamentazione del proprio territorio. Noi possiamo solo stimolare il cambiamento sulla base dell’adesione al patto. Ogni comune ha tuttavia problematiche diverse. Gli eventuali limiti all’arte di strada devono giustificarsi solo a fronte di necessità derivanti da problemi pratici di gestione del territorio.

Tutti i comuni del network adottano il sistema di prenotazione?
L'attivazione dell'obbligo di prenotazione è solo facoltativa per il Comune. Come network suggeriamo il posizionamento libero, ma in certi casi (tipo in zone particolarmente ambite dove a volte si creano gerarchie spiacevoli o si verificano particolari problemi con i residenti dovuti al congestionamento) può essere utile sia al comune che all'artista che una determinata postazione o data abbiano attivo l'obbligo di prenotazione o di segnalazione, che sono soluzioni intermedie per mantenere accessibili all’arte di strada spazi che altrimenti non lo sarebbero più.

Quale sono le proposte che la FNAS porta ai comuni?
La proposta che facciamo per entrare nel network è di aprire tutti gli spazi pubblici alla libera espressione, lasciando che il fenomeno si autoregoli (ambito A). Laddove questa soluzione non sia possibile (per il legittimo diritto del comune di sapere chi passa per il proprio territorio o per l'individuazione delle persone responsabili di comportamenti scorretti) si può operare in ambito B, in cui l’artista resta libero, ma il comune chiede solo di conoscere l’identità e dove va ad esibirsi. In casi estremi il comune può operare nell’ambito C, che la FNAS cerca di evitare, ma tiene come estrema soluzione, in cui si mappano solo quelle particolari zone problematiche con un sistema di prenotazione anticipata.

Che differenza c’è tra prenotazione e segnalazione sul posto?
La prenotazione la si può fare anche con grande anticipo nel tempo, ma poi il sistema ti chiederà di confermare che sei sul posto, altrimenti sbloccherà la disponibilità per qualcun altro. La segnalazione sul posto invece è un po’ come una prenotazione istantanea. Arrivi nel luogo che ti è congeniale e ti segni direttamente, senza dover utilizzare uffici comunali o inviare altre comunicazioni.

Nei comuni con prenotazione posso praticare l'arte di strada solo nei siti mappati?
Dipende dalle scelte del singolo comune. La nostra politica è però quella di arrivare alla mappatura a prenotazione solo in casi estremi e solo dove ci sono problematiche reali per cui la prenotazione può essere necessaria. Al di fuori degli assi individuati noi chiediamo di mantenere la libertà di espressione (ambito A) o al massimo con la necessità di segnalarsi sul posto (ambito B)

E se voglio praticare l'arte di strada in un posto non mappato della città?
Questo deve essere garantito, è l'ambito A , che deve essere presente e ampio in ogni comune che abbia aderito al patto. Per l'ambito A non deve essere necessaria nessuna procedura. Per le zone mappate, in futuro, nella piattaforma ci si potrà segnare anche su posti non mappati. Fino a quel momento possiamo lavorare solo su posizione mappate, ma se trovi posti in cui queste pratiche sono in uso puoi segnalarcelo e noi, in accordo con l'amministrazione, la aggiungeremo.

Il sito mappato significa che devo stare proprio nelle coordinate georeferenziate?
La rigidità nei limiti del sito può generare un sacco di problemi. A volte basta spostarsi di poco per non stare sotto il sole di agosto oppure il negozio accanto può chiedere gentilmente di spostarsi un po’ più in là. Il sito mappato deve essere considerato, da artisti e amministrazione, un’area definita dentro la quale trovare la sistemazione più idonea.

Nei siti mappati posso praticare l'arte di strada a tutte le ore?
Salvo gli orari di quiete, questa cosa dipende dalle scelte del comune. Normalmente proponiamo di lasciare che gli artisti si autoregolino. In caso contrario il comune può anche programmare delle fasce orarie di silenzio, perché alcuni luoghi molto gettonati talvolta hanno bisogno anche di un po’ di respiro tra un’esibizione e l’altra.

Voglio praticare l'arte di strada in tempi diversi da quelli segnati dalla fascia oraria, cosa succede?
Stiamo lavorando per settare il sistema nel modo più elastico possibile e lo sviluppo futuro del software andrà incontro alle esigenze delle mille diversità dell’arte di strada. Allo stato attuale ti puoi segnare seguendo le indicazioni delle fasce orarie date dal singolo comune. In futuro la piattaforma prenderà automaticamente il tempo della durata della tua esibizione.

Quante prenotazioni anticipate posso fare?
Hai un monte di 16 ore di prenotazione anticipata (che si rigenerano automaticamente appena finita un’esibizione) e, sulla singola posizione, un limite massimo di 2 ore di esibizione giornaliera, dopo la quale devi spostarti in un altro sito.

Praticare l'arte di strada con amplificazione, che limiti ho?
Questo è la grande questione che ha finora generato la maggior parte dei problemi. Noi invitiamo gli artisti ad usare l’amplificazione con intelligenza rispetto al luogo e i vigili a valutare con elasticità i casi, usando il codice etico come strumento di comprensione dei casi. In ogni caso invitiamo sempre al dialogo per risolvere i problemi. Ogni comune però ha dei regolamenti specifici per i volumi quindi è sempre meglio approfondire nella scheda del comune.

Dove trovo tutte le informazioni sul comune?
Ogni comune avrà presto una sua pagina personale in cui potrai trovare tutte le informazioni su come esibirti nel suo territorio e pure i contatti per ulteriori informazioni

Posso sapere anche che eventi “appetibili” ci sono per organizzare le mie uscite?
Nella pagina del comune troverai presto anche il calendario degli eventi locali, proposti anche direttamente dai cittadini, dove puoi decidere se vuoi andare sapendo che girerà un po’ di gente.

Quanto costa la piattaforma ai comuni?
La piattaforma non è un prodotto in vendita. È un servizio gratuito che offriamo ai comuni che aderiscono al patto e che vogliono sostenere l’azione della Federazione con un contributo.

Come posso contribuire?
Usando la piattaforma e utilizzando le segnalazioni per implementarla o proporre correzioni.

Che segnalazioni posso fare?
Puoi proporre altri siti idonei, segnalare problemi, condividere agevolazioni, richiedere supporto, comunicare abusi o problematiche e, ovviamente, suggerire miglioramenti o far correggere errori. Per farlo basta usare la sezione “segnalazioni” del sito, sia come artista che come cittadino.

Perché devo sottoscrivere il codice etico?
Se lavori in strada da lungo tempo forse non avresti bisogno di sottoscrivere nulla, perché il codice etico l’hai già imparato praticando l'arte di strada e ce l’hai scolpito nel cuore. Tuttavia in strada scendono sempre più artisti che fraintendono alcune regole di rispetto base. Il codice etico è uno strumento per aiutare la comprensione della natura della strada ed evitare comportamenti che possono danneggiare tutta la collettività. Sottoscriverlo è poi un bel gesto di responsabilità nei confronti dei comuni che accolgono gli artisti

Cosa succede se qualcuno eccede, non rispetta il codice o il regolamento del comune?
L’adesione al network comporta anche l’accoglimento di una serie di strumenti per evitare la “multa subito”, ma che permettono ugualmente di prendere provvedimenti con chi esagera. I provvedimenti interni sono due richiami scritti e due gradi di sospensione dalla piattaforma, uno di 2 mesi e uno di 6 mesi.

Di chi è la responsabilità degli errori?
Dentro al network la responsabilità di qualcuno cessano di stimolare brutte idee di limitazione, a livello regolamentare, anche per tutti gli altri che invece si comportano correttamente. La piattaforma permette di far ricadere la responsabilità in forma individuale sul singolo, tutelando tutti gli altri.

Come artista sono costretto a iscrivermi?
Puoi accedere alle informazioni pubbliche anche se non sei iscritto e se un comune mantiene il suo territorio libero senza condizioni (ambito A) puoi andare senza problemi ad esibirti. Se un comune però richiede di conoscere chi passa per il proprio territorio, sia per l’ambito B che per quello C, l’iscrizione sarà necessaria, a fronte del fatto che però poi ti mette in regola con tutto.

Ma c’è un app per tutto questo?
Certo. Giovane ed essenziale, con un sacco di possibilità di migliorare in quanto a funzionalità e grafica. In via sperimentale si chiama ora FedroApp, è gratuita (lo sarà sempre) e si trova presso gli store online. In futuro potrebbe evolversi per una strada tutta sua come Arthecity App. Il sito web è tuttavia già ampiamente responsive. Se vuoi godere di tutte le funzionalità della piattaforma, ma non installare l’app, puoi operare direttamente da lì, anche usando lo smartphone o tablet.

Chi sviluppa il software?
La ditta che ci fornisce gli strumenti per lo sviluppo della nostra infrastruttura informatica è la Plastic Jumper srls, della quale la FNAS usa i software Hydra (per l’amministrazione dei soci), Priscilla Framework (per la gestione dei contenuti web), Fedro (per lo sviluppo di Arthecity) e Gregory (per la validazione dei dati tra le piattaforme nel rispetto della privacy). È una ditta che lavora da più di 20 anni con le amministrazioni e, soprattutto, è una ditta con un profilo etico consolidato.

Il software di Arthecity è aperto?
La piattaforma si sviluppa a partire dal software Fedro. È basato di Django Framework e ne rispetta le licenze. Il codice è in chiaro su server, ma al momento non viene rilasciato con licenza GPL o simile. Vige però un accordo contrattuale di consegna codice al cliente in caso di passaggio a gestione autonoma.

 

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